venerdì 14 maggio 2021

Lanterna gialla 124



  Recensioni di film di genere  
Film n.124


State of Play   (- - - ) - 2009

di  Kevin McDonald

con Russel Crowe, Ben Affleck, Rachel McAdams, Helen Mirrel 

 

 


 

Il mestiere del giornalista non paga il sabato!

 

State of Play è un film thriller, di taglio classico,   diretto con convinzione da Kevin Macdonald, che ha preso spunto e spinta dall'omonima miniserie televisiva britannica della BBC.

Un incipit di trama

A Washington, una notte, un ladro in fuga viene ucciso da un uomo con una valigetta, che poi spara anche ad un passante in bicicletta testimone della vicenda, il quale viene ricoverato in ospedale, in coma. La mattina seguente, una giovane donna, Sonia Baker, muore sotto un treno della metropolitana: l'opinione pubblica è convinta che si tratti di un suicidio; la giovane era l'amante del deputato Stephen Collins (già sposato con Anne), ed era anche la sua assistente. Collins, che ha un'esperienza militare, è alla guida di una commissione congressuale che si occupa della gestione dei fondi per la difesa nazionale, in odore di illeciti legati ad un'azienda privata nel settore della sicurezza, la PointCorp. Collins non crede al suicidio della sua amante:  la donna gli aveva mandato un video in cui appariva particolarmente allegra, tutt'altro che intenzionata a suicidarsi. Stephen mostra il video a un suo vecchio amico, Cal McAffrey, un giornalista, poco avvezzo alle nuove tecnologie e maggiormente portato all'investigazione ed al giornalismo d'inchiesta fatto di domande scomode e pedinamenti pericolosi.

 


 

Cal viene chiamato a condividere un'inchiesta con la giornalista Della Frye e con il suo direttore, la combattiva Cameron Lynne; i tre scoprono che la morte di Sonia si è verificata in uno dei tre punti ciechi nel sistema delle telecamere della metropolitana. Cal ritiene che le riprese possano comunque chiarire la morte di Sonia e trova un collegamento tra il ladruncolo e una ragazza senzatetto.


 


 

Trovata la ragazza, questa dà a Cal delle fotografie che aveva rubato dalla valigetta del killer; le foto mostrano immagini in cui Sonia parla con un altro uomo. Intanto l'uomo ferito nella sparatoria si risveglia dal coma, ma viene ucciso da alcuni proiettili sparati a distanza, attraverso la finestra dell'ospedale. Nelle riprese della metropolitana, Della riconosce lo stesso uomo che aveva visto casualmente in ospedale. ...

Qui mi fermo, ma non siamo neppure a metà dell'ordito.

Film d'impianto classico dal ritmo serrato e dai dialoghi stringenti, a volte sagaci. Il finale è un po' troppo caricato: la suspense se è troppo fatta attendere e poi arriva ridondante, come un'onda anomala, satura l'appetito dello spettatore.

Crowe, purcon qualche etto di grasso di troppo, è perfetto e molto credibile, Affleck magro e tirato è invece un po' rigido, la Mirrel  domina, come sempre, ma ha poca, poca parte; infine la McAdams, riesce con tenacia a non restare ai bordi del campo: ammirevole, ma poco credibile.

Un film da vedere, ma che lascia poco alla memoria: nel senso che non è memorabile!

Ottima fotografia e montaggio appropriato.

 

Voto ***1/2/5

 

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