«Il mio nome non è Bond,
e non mi chiamo James!».
Quelli che non si presentavano così: «Il mio nome è Bond... James Bond», le spie comuni mortali, che magari venivano pure dal freddo!
Spie come noi
Parte 001
In sessanta anni abbiamo visto 25 film ufficiali di James Bond, la super spia d'acciaio inox con licenza d'uccidere. Nel mio blog non può figurare, non può ambire a una recensione, e neppure a una vetrina o a una passerella. Non ha un dubbio esistenziale, cammina a testa alta sempre e comunque... troppo sicuro di sé, troppo bravo, troppo "troppo", per farlo sfilare su un red carpet!
Voglio invece richiamare l'attenzione sulle spie "comuni", gente come noi che per scherzi del destino (sempre cinico e baro!) devono fare le spie in contesti molto pericolosi. Sono, secondo il mio parere, molto più credibili. Per cui apprezzo Harry Palmer a cui piacciono gli champignon francesi in scatoletta, mentre mi fa sorridere James Bond a cui piace lo Champagne, sempre francese: il Dom Pérignon. In Francia anche per il vino va sullo Chateau Angélus Premier Grand Crù del 1982. Per continuare accende le sigarette LARK con lo Zippo, spara con la Walther PPK, pistola semiautomatica di fabbricazione tedesca. Un raffinato eccentrico che vuole farsi notare, anche circondandodi di tante donne bellissime! Quelli che vedremo invece vogliono restare anonimi e nell'ombra: di donne al massimo una!
I film di questo genere "minimalista" sono molti. Qui esamineremo solo quattro titoli, da me scelti seguendo il gusto. Insieme alla pellicola parleremo con particolare attenzione dei personaggi principali e degli attori che li hanno impersonati. Sono sufficienti a sostenere la mia tesi: "James Bond non esiste, queste spie "normali" sì!"
Notorius (1946). T.R. Devlin, nulla si sa di lui, anonimo, ambiguo sfuggente, ma abile nell'azione. Un uomo comune all'altezza della situazione.
Operazione Cicero (1952). Ulysses Diello. Pieno di sè, pensa d'essere il più astuto e il più abile manipolatore. ma alla fine risulta essere solo un bravo maggiordomo.
Ipcres (1965). Harry Palmer, fa la spesa al supermarket, è cuoco dilettante ma capace, ama gli champignon in scatola, purché francesi! Un impiegato statale che se la cava più per dovere che per passione.
La spia che venne dal freddo (1965). Alec Leamas, uno degli uomini del più famoso Smiley. Recita la parte dell'infimo burocrate, ma ha una carriera alle spalle.
Fatta questa premessa, alla prossima!
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