mercoledì 29 dicembre 2021

Dizionoirio (III)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio


Parte III


Bartlett-Gimenez Alicia

Il trono di regina del giallo, dopo la morte di Queen Agatha, era vacante. Iniziò allora una bella gara tra Alicia e Fred Vargas per cingersi della corona che fu della Christie! L'ironia ariosa e sfrontata di Petra Delicado a confronto con la seriosa (e cupa) abduzione di Jean Baptiste Adamsberg.

Ho letto tutti i romanzi che hanno per protagonista Petra. Il culmine è raggiunto con Il silenzio dei chiostri, poi Alicia ha perso mordente e gigioneggiando con melense situazioni familiari dell'ispettrice Delicado e sue improbabili indagini in Italia è caduta nel manierismo. Peccato erano storie (all'inizio) divertenti e ben calate nel contesto di una Barcellona  dietro le quinte, fuori dalle cartoline insomma! Peccato soprattutto per Fìrmin Garzon, l'aiuto di Petra, uno dei personaggi più centrati della letteratura di genere giallo.

 


Se Alicia non pubblica qualcosa di nuovo la Regina del giallo europeo, ora che il popolo dei lettori ha dimenticato l'affaire Cesare Battisti, sarà Fred Vargas. Sì, perché le nordiche emergenti e le italiane tanto corteggiate dalla Rai sono sul penoso o sul patetico, a volte sfiorano (con mio imbarazzo) persino il ridicolo!

Sarebbe un peccato dato che Alicia avrebbe una sensibilità più raffinata e una capacità più penetrante di costruire trame psicologiche. Le devono aver nuociuto le presentazioni in Italia dove forse è stata troppo osannata. Ha provato ad abbandonare Petra (Anche Conan Doyle ci provò!), la le  sorelle Berta e Marta sono solo due sassolini, altro che pietra!

Ah, dimentichiamo al più presto la fiction italiana con Petra a Genova anziché a Barcellona! A Posteriori: non le ha giovato!

 

C

 

Chandler Raymond

A questa voce si dovrebbero dedicare 777 pagine, ma io non ho spazio neppure per 7! 

Chandler, che all'inizio scriveva sulle riviste "Dime" solo per mettere d'accordo il pranzo con la cena, ha sempre considerato il romanzo poliziesco come un genere volgare a cui era costretto per necessità alimentari: "E' solo destinato a un pubblico di semiletterati!". Affermò più volte: falsa modestia? Secondo OdB (Oreste del Buono) sì!

In effetti le Dime (riviste economiche usa e getta) erano lette dai pendolari in treno o in Metro. Eppure fu proprio grazie al poliziesco che ebbe grande fama. Ma Raymond era un tipo pieno di contraddizioni, era la contraddizione fatta persona ed era pure rancoroso, anche con se stesso!

Detestava l'ambiente del cinema, ma passò gran parte della sua vita a scrivere sceneggiature (facendo, abbracciato a una bottiglia di burbon, incavolare addirittura Billy Wilder e Alfred Hitchcock!). Era famoso per l'uso dello slang, ma confessava candidamente che "Per me la parlata americana è come una lingua straniera!".


Col romanzo The Big Sleep entra nell'olimpo degli autori più apprezzati.

 

Grazie a Hunphrey Bogart, Philip Marlowe, il suo personaggio  brand, diventa il modello di tanti investigatori privati immaginari e anche reali! Eppure detestava scrivere romanzi. Troppo lunghi e impegnativi, troppo lavoro! Ne risultano romanzi Patchwork (come la coperta della nonna). Cos'ha combinato? Semplice ha ripreso i vecchi racconti pubblicati su The Black Mask o altre Dime e li ha cuciti insieme, aggiustando e limando qua e là. Rinfrescando anche molte battute.

Risultato: spesso le cose non tornano o si reggono con traballanti puntelli (John Huston nel girare il Grande Sonno ci si dannò e gli attori confessarono di aver recitato senza capire cosa!), ma il linguaggio è così diretto, sciolto, brioso e ficcante che ci si passa sopra.

Arrivò in Italia nell'immediato dopoguerra. Non impressionò, anzi non fu considerato. Solo quando il grande, immenso Oreste del Buono ne fece una nuova traduzione, allora tutti se ne accorsero: Il Grande sonno ci aveva svegliati!

 

Colombo - Tenente

 


Qui le pagine dovrebbero essere addirittura 7777! Lo spettatore assiste alla preparazione o all'esecuzione dell'omicidio. Quindi conosce bene l'assassino. Non il tenente, ma... Quando il tenente Colombo, aperta la porta per uscire, si ferma si volta e dopo un'occhiata strabica (Peter Falk aveva un occhio di vetro) fa una domanda il telespettatore capisce che l'assassino è nei guai, guai seri.

Ci gode anche perché si tratta sempre di un ricco (o una ricca bagascia) prepotente, sprezzante (verso il tenente, che però è ologramma degli spettatori) e pieno di se.

Il personaggio di Colombo non è solo intrigante, ma anche divertente: furbo come una volpe, accattivante e (incredibile!) assolutamente prevedibile, per lo spettatore, non per l'assassino! Sappiamo già, dopo due o tre puntate, il momento preciso in cui, dalla soglia della porta, si volterà grattandosi la testa per porre l'ultima domanda fingendo di tornare su un dettaglio secondario, a cui è obbligato dalla procedura...

 


In realtà è il bottone per aprire la botola che sprofonda il colpevole nel baratro dell'inferno (Ricordiamoci una scena del film Il cielo può attendere! con Don Ameche).

Falsamente (perfidamente sarebbe più pertinente) ingenuo, soffre di vertigini, aborre le armi, non sa nuotare, porta in braccio (quando non lo lascia nella vetusta Peugeot) il pigro cane: senza mezzi termini seduce il pubblico.


 

Colombo è il culmine glorioso, l'apoteosi, dell' inverted Tale! C'è anche chi (ad esmpio gli sceneggiatori, che facevano buone letture!) afferma che Colombo è ispirato al giudice Petròvic di delitto e Castigo.

Termino con la moglie di Colombo, io non l'ho mai vista (sembra che sia apparsa per un minuto solo in un episodio pilota che non ricordo) ma è sempre presente, anzi immanente. Il tenente la cita sempre: se mettessimo insieme tutte le citazioni (Le perle della signora Colombo) ne uscirebbe un ritratto divertente, avvincete con un'identità sorprendente.

 

 

Colombo - Tenente (quello vero)

C'è un episodio di questa magnifica seri TV, l'episodio "0" della prima stagione (Prescription: Murder ) che inquadra perfettamente il personaggio di Colombo. Come si conviene a un episodio anteprima.

 


La trama in breve. Lo psichiatra Ray Fleming   ha ucciso la moglie con la complicità della giovane amante Joan Hudson, giovane procace attrice che si traveste come la moglie per fornirgli un alibi. Il confronto tra Colombo e lo psichiatra è rivelatore su come sarà il tenente negli episodi successivi, qui meno Colombo e più Tenente di polizia (come si capisce anche dal taglio dei capelli!)!  

 

 

(Parte III - segue)

 

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