Sherlock Holmes di fronte alla morte (S.H. Faces Death) - 1943
con Basil Rathbone e Nigel Bruce
È la sesta pellicola gialla basata sul personaggio di Sherlock Holmes della serie interpretata dalla coppia Basil Rathbone-Nigel Bruce e prodotta da Universal Studios. Per guardare film come questo occorre prima attrezzarsi con buone dosi di affetto, bonomia, e tolleranza. Ha quasi ottanta anni e li dimostra tutti. Occorre rispetto per i vecchietti, anche se noiosi!
È liberamente ispirato al racconto L'avventura del rituale dei Musgrave (The Adventure of the Musgrave Ritual), una delle storie contenute nella raccolta Il ritorno di Sherlock Holmes (1905) di Arthur Conan Doyle.
Trama essenziale. Il dottor Watson sta prestando servizio volontario come medico a Musgrave Hall, nel Northumberland, residenza di un'antica casata inglese che viene anche utilizzata come ospedale per un ristretto numero di soldati che devono riprendersi da shock psicologici ricevuti a causa della guerra in corso (La Seconda Guerra Mondiale nel film! Nel racconto manco 'era stata la Prima...).
Quando Sally Musgrave dimostra il suo affetto per uno dei piloti americani ricoverati nella sua abitazione, viene osteggiata dal capitano Pat Vickery, anch'egli residente ricoverato, nonché dai suoi fratelli Geoffrey e Phillip.
Uno dei medici che collabora con la casa di cura, il dottor Sexton, viene assalito da uno sconosciuto durante una passeggiata. Il dottor Watson, prendendosi cura dell'amico, decide di chiamare ad indagare l'amico fraterno Sherlock per fare chiarezza sull'accaduto.
Al suo arrivo alla residenza, Sherlock Holmes scopre la salma di Geoffrey Musgrave. L'ispettore Lestrade di Scotland Yard è incaricato di risolvere il caso di omicidio ed immediatamente, per certificare fin dall'inizio la propria stupida inettitudine, arresta il capitano come sospetto.
Holmes è di un'altra opinione circa la colpevolezza del pilota e continua a compiere indagini per proprio conto.... dopo varie peripezie, anche se è senza capellino a falde paraorecchi e mantellina paraspalle, scioglierà l'enigma. Ma chi poteva dubitarne?
Un film ingenuo per spettatori ingenui. un po' gotico e un po' misteriosofico. E' considerato dalla critica (Mereghetti e Morandini) uno dei migliori. Come gli altri migliori, che ho visto, non vale molto, ormai! E' parte della storia del cinema, ma Charlie Chan che lo precede di qualche anno è molto più moderno.
Basil Rathbone ci mette il fisico (ormai lui è Sherlock!); Nigel Bruce esagera nel giogioneggiare e troppe volte si sente pronunciare la frase mai scritta da Doyle: "Elementare Watson"!
Doppiaggio sciagurato dei comprimari, soprattutto la voce italiana (stonata e impacciata) di Sally è insopportabile!
Voto **/5?... ma è storia! Allora **1/2/5




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