mercoledì 23 marzo 2022

Scrivere gialli: Tecniche, trucchi e stratagemmi (XXIV)


I trucchi del mestiere

Come imparare le tecniche base per poter diventare scrittori di gialli, noir e thriller. Una cassetta degli attrezzi indispensabili per affrontare la sfida.
 

Revisione del corso qui proposto nel 2019

Ventitreesima lezione

Il montaggio

approfondimento    

Giunti a questo punto abbiamo tutti gli elementi (o ingredienti?), dopo aver scritto gran parte delle cartelle (o scene) del romanzo, per procedere al montaggio. Ne avevamo già parlato, è il momento di approfondire la conoscenza di questa importante fase e delle sue tecniche sopraffine.

Il termine deriva dal cinema, anche se molti romanzieri l'avevano già usato prima dei fratelli Lumière! Omero, ad  esempio (ammesso ch sia esistito) è un esempio illustre: L'odissea è un capolavoro di montaggio. 

 


Il montaggio è la principale fase della cosiddetta post-produzione di un filmato , durante la quale il materiale disponibile è visionato, analizzato e ricomposto in base ad esigenze narrative, strutturali, ritmiche ed espressive. La “composizione” avviene attraverso tagli e unioni per mezzo di attrezzature meccaniche (come la moviola) o informatiche (workstation o software di montaggio). 

In particolare nel cinema, per montaggio si intende il cosiddetto “montaggio scena”, in cui si dispongono le singole inquadrature nell’ordine narrativo previsto dalla sceneggiatura; il “montaggio scena”. Si ricordi che e c'è un piano sequenza non si fa il montaggio! E' questo che intendevo quando affermavo che che la narrazione in prima persona prevede poco o niente montaggio!


Per "Piano sequenza" s'intende una scena girata senza stacchi della cinepresa: uno dei più famosi è stato girato da Orson Welles per il film capolavoro noir L'infernale Quinlan. E' chiaro che nel piano sequenza c’è qualcosa di meno (l'uso del montaggio, appunto, e dei suoi trucchi) ma  ci sono diverse cose in più che in una normale ripresa: coinvolgimento per lo spettatore (trascinato in un lavoro di interpretazione che il montaggio, di solito, facilita) e un supplemento di rischio e di accuratissima preparazione per il regista e l’intera troupe, che devono prevedere movimenti di macchina e azioni al secondo e al millimetro e sanno che, se qualcosa va storto, bisogna buttare via tutto e ricominciare da capo.

Dopo il montaggio delle scene si passa al montaggio del suono: rielaborazione dell’audio, nelle sue diverse tracce. Fase che a noi non interessa. Fase preliminare del montaggio è la sincronizzazione, ovvero l’accoppiamento delle immagini ai rispettivi suoni, registrati separatamente in fase di ripresa.

 
Il montaggio - 1
Come si è raccomandato più volte, la trama dev’essere solida alla fine del lavoro, ma flessibile durante la scrittura: lo scopo è permettere il montaggio, lavoro spesso trascurato o addirittura ignorato dagli scrittori. Vorrei ricordare che si scrive per dei lettori, per divertirli o interessarli. Senza montaggio il racconto può essere parecchio “palloso”! E' peggio che tenere una conferenza senza guardare gli occhi del pubblico.
 
Pier Paolo Pasolini in una sessione di montaggio

 

Vediamo come si dovrebbe fare. 
Narrazione in prima persona. Ci sono solo da prendere decisioni funzionali: come seminare falsi e veri indizi. Domanda prevalente: "Questa cosa la dico ora o prima o addirittura più tardi?". Decisioni che si prendono mentre si scrive (costano meno!), piuttosto che a stesura terminata.


Narrazione in terza persona. Dopo la prima stesura del testo (racconto o romanzo) si tagliano e si incollano altrove alcune scene per ottenere maggior effetto. Oppure si aggiunge o si toglie un particolare, un’informazione o una frase di un personaggio. A volte può anche capitare di sopprimere un personaggio. In ogni caso dopo si deve rileggere (testare) il romanzo. Se ci sono dubbi è doveroso far un ulteriore montaggio ...
 

Come esempio, in una lezione precedente, ho già citato Mezzogiorno di fuoco, una delle sintesi più elevate dell'equilibrio tra tempo e ritmo narrativo: un capolavoro di montaggio!
I tempi della narrazione (come si è detto) aiutano a scegliere o a migliorare il ritmo ed a creare suspense, ma occorre ritmo!
 

Come si vede dalla figura: taglia, incolla, ascolta!

Ritmo
Il montaggio delle scene può non bastare, se rileggendo (a voce alta o, meglio, con “mente musicale”: quasi cercaste una metrica) ci si accorge che il ritmo è lento o opaco, occorre intervenire in modo  appropriato all’interno di ogni scena.
Si agisce sulla lunghezza dei periodi, sulla punteggiatura e sull’assonanza delle parole, perseguendo musicalità.

Quando si finisce? Quando sarete soddisfatti. Le prime volte, in genere, ci vorranno più tentativi; con l’andare del tempo l’esperienza fa adottare subito questi accorgimenti tecnici e lo scrittore va più spedito. Comunque sia, prima, c’è da curare la suspense e quindi ... fare un nuovo montaggio. 
 
Definizione.
Ritmo: relazione che intercorre tra i suoni delle parole, i tempi delle frasi e l’andamento armonico dei periodi attraverso la successione dei tempi.
 
Esempi:
In attesa di … (versione -1-  sobria con sonorità secche)
Piove, sono seduto su una pietra in riva al fiume. L’acqua ribolle sotto gocce battenti. Il mio cappuccio techno, colpito dalle gocce, rimbomba cupo. Una scheggia di rondine mi passa davanti in slalom, subito la perdo. Quando, improvvisamente, cessa la pioggia, sull’acqua si specchiano nubi di pece. Il silenzio s’è fatto inquietante.
 
In attesa di … (versione -2- aulica con echi armonici)
Seduto su un pietra in riva al fiume, osservo assorto la pioggia che si rovescia sull’ansa. I cerchi s’annullano spingendosi tra loro; s’increspa l’acqua in piccole effimere onde stizzose. Sotto il cappuccio di gore,  colpito con violenza dalle grosse gocce, rimbomba cupo un’eco di jungla. Sfreccia una rondine in slalom, quasi a scansare le stille … la perdo nel basso orizzonte. D’improvviso cessa di piovere, sull’acqua distesa a specchio si riflettono nubi di piombo; mentre cerco altri ricordi, odo le urla del silenzio. 
 
 

 

 

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