Speciale: George Smiley
al cinema e in TV
Un uomo nell’ombra
II
Dopo l'insoddisfazione per il film Lo specchio delle spie seguono anni inconcludenti. Le Carré prima lavora con Sydney Pollack per l’adattamento di Una piccola città in Germania. Ma il progetto salta. Poi è la volta di Karel Reisz con cui lavora duramente per sei mesi cercando di adattare Un ingenuo e sentimentale amante. Altro progetto caduto.
Le
Carrè, dpopo questi due fallimenti, ritiene più produttivo dedicarsi alla scrittura di romanzi,
con un personaggio diverso, ma ha fatto i conti senza l’oste! Smiley è pronto a tornare in grande
spolvero, questa volta in tv, con la serie televisiva tratta da La talpa
(1979), regia di John Irvin, seguita da Tutti gli uomini di Smiley
(1982) regia di Simon Langton, entrambe interpretate dall’eccellente Sir Alec
Guinness (Lo Smiley più convincente) nei panni del protagonista, fortemente voluto
dallo scrittore che, stabilito un sodalizio, ne diventa anche amico.
Ci
sarà anche un film, sempre per la TV, A murder of Quality, diretto da
Gavin Millar nel 1991 con Denholm Elliott come Smiley. Caduto (com'era possibile diversamente dopo Sir Alec? ) subito nell'oblio.
Ricordo anche, per dovere di cronaca, La tamburina, diretto da George Roy Hill (1984) con Diane Keaton come protagonista. Il film, non troppo riuscito, è ricordato più che altro per il cameo dello stesso Le Carré nella parte del comandante.
E dopo la miniserie tv La spia perfetta (1987) passata con poco spolvero, ecco affacciarsi per la prima volta la nemesi. Fred Schepisi nel 1980 dirige La casa Russia che ha per protagonista nientemeno che Sean Connery. Sì, proprio l’ex James Bond ora appare in un film tratto da un libro di le Carrè. Seconda nemesi con Il sarto di Panama (2001) di John Boorman, il protagonista è un altro Bond, Pierce Brosnan, all’epoca ancora titolare della licenza di uccidere. Del resto, il nome completo di John Le Carré era David John Moore Cornwell, di nuovo con quel Moore a rievocare quell’accidente di Bond.
Avvincente
e schierato con i tempi mutati è The Constant Gardener – La cospirazione,
regia di Fernando Meirelles (2005) con Ralph Fiennes e Rachel Weisz (che si
aggiudica un Oscar), in cui la Pfizer è accusata di sperimentare illegalmente
medicinali sulla popolazione africana.
Ma torniamo a Smiley. Recentemente è toccato a Gary Oldman rinverdire i fasti di Smiley nel remake de La talpa, mentre La spia – A Most Wanted Man diretto da Anton Corbijn è stato l'ultimo film di Philip Seymour Hoffman.
Tra gli adattamenti più recenti, Il traditore tipo di Susanna White con Ewan McGregor e la ripresa come serie tv di La tamburina per la regia di Park Chan-wook.
FINE
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