venerdì 17 febbraio 2023

Lanterna Gialla 129



  Recensioni di film di genere  

Film n.128

 

Operazione terrore   (Experiment in Terror) - 1962 - Glen Ford, Lee Remick, Ross Martin e Stefanie Powers

 

 

 



 

Blake Edward prima della Pantera Rosa. Si mette alla prova con vari generi finché non troverà soddisfazione e gloria con la commedia.

Trama in sintesi

Inizio ad alta tensione thriller. Kelly Sherwood, di ritorno a casa, è sorpresa nel buio del garage della sua abitazione sulle colline di San Francisco, da un uomo che dopo averla immobilizzata le espone il suo piano criminoso. L'obiettivo: sottrarre 100.000 dollari dalla banca nella quale la ragazza lavora. Lei dovrà agire completamente da sola, con la promessa di trarne il 20% in caso di leale collaborazione.

 

 


La ragazza, costretta ad accettare tutte le condizioni sotto il peso di una seria minaccia che pende anche sulla sorella minore che vive con lei, non appena rientrata in casa telefona all'FBI. Il criminale, che aveva previsto un simile comportamento, interrompe subito la comunicazione e rinnova e inasprisce le intimidazioni iniziali. Ripley, l'ispettore dell'FBI che ha ricevuto la chiamata, sebbene abbia potuto capire appena il cognome della giovane donna, si attiva per ritrovarla riuscendovi subito dopo. Inizia così una complessa collaborazione che permette alla ragazza di sentirsi un po' più protetta dovendo comunque mantenere il rapporto con il criminale, perché così la polizia possa poi incastrarlo.

L'investigazione di Ripley si avvale di un unico indizio rilevato dalla giovane e cioè che l'uomo che l'ha minacciata è asmatico. Intanto ha luogo un omicidio che finisce per ricondursi al "caso Sherwood". Ad essere stata assassinata è la sig.na Ashton che aveva chiesto protezione dopo aver descritto una condizione simile a quella della giovane cassiera.

Grazie ad un informatore soprannominato "Popcorn", l'identità del criminale viene ricondotta a quella di Garland "Red" Lynch, responsabile accertato di almeno due assassini di giovani donne, e di altri gravi crimini in giro per il paese.

Ripley scopre poi che Lynch ha da sei anni una relazione con Lisa, una ragazza asiatica che, tra l'altro, cura il suo figlioletto malato grazie al denaro del generoso "zio Red". Non potendo carpire nessuna informazione alla ragazza, Ripley non si fa scrupoli a servirsi del bambino per avanzare nelle indagini.

Dopo varie vicende l'FBI   scopre il nascondiglio del criminale. Finale durante una partita di Basaball. Alla fine dell'incontro  Lynch, non riuscendo ad impossessarsi del bottino, pensa di poter scappare tra la folla, viene individuato, inseguito ed ucciso da Ripley e i suoi uomini ponendo fine così ad un incubo.

 

L’obiettivo sarebbe stato realizzare un noir, in realtà è solo un buon poliziesco! Ben calato nella parte Glen Ford (ma senza esagerare!), Lee Remick diligente (ha fatto di molto meglio: Anatomia di un omicidio) ma  troppo statica e (nonostante le potenzialità) per niente erotica. Il personaggio che resta più impresso è quello ambiguo interpretato dall'eccellente Martin: volto inquietante, respiro reso pesante dall'asma, un criminale spietato, ma che regala una tigre di pelouche ad un bimbo infermo. Ambiguità esistenziale non sfruttata da Edwards, ma ancora al cinema  non s'era visto Joker (Ma "M" sì!)!

Annotazione finale: si fa molto uso del telefono, in questo film. Telefoni a rotore e anche pubblici (Cabine perlopiù) con molti tentativi di localizzazione geografica. Oggi un remake dovrebbe stravolgerne la trama!

 

Voto ***1/2/5

 

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