martedì 21 marzo 2023

Nuovo Dizionoirio (XVIII)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio


Parte XVIII

Giungla d'asfalto

William Riley Burnett è considerato un autore minore e da molti ignorato. Eppure i suoi romanzi hanno generato capolavori al cinema. Come Il piccolo Cesare o Giungla d'asfalto.

Il primo fa parte del genere Gangster Story in cui si può collocare anche Bonny & Clide, il secondo è un discoro a parte. Il film rimane nella storia, ma non ha lasciato troppe tracce: visto oggi è un bello scheletro di dinosauro, ma non nell’armadio!.

 

Sì, per Giungla d'asfalto (Magistrale regia di John Huston) il discorso è diverso: è una svolta stilistica nel cinema (seguiranno Rififi e Rapina a mano armata, con ancora Johnny Guitar!), ma deve molto al romanzo.

Memorabile l’accozzaglia dei personaggi. Il dottor Riemenschneider, uomo astuto ma con "una grande debolezza, debolezza che annulla tutte le sue virtù!". Il bookmaker Cobby che è ossessionato e impressionato dalla ricchezza altrui.



L'avvocato Emmerich, ridotto sul lastrico da una "rossa bella come il sole e dal fisico attizzante, ma in realtà dura, pigra, sfacciata e disposta a vendersi per pura avidità". L'ombroso Dix Handley detto "Rivoltella" e Lo scassinatore geniale Louis le Bricoleur che ruba per la sua piccola famiglia.


Da ricordare la presenza di una Marylin Momroe nel fior fiore della giovinezza!.

 Un microcosmo di "vite guastate" che convergerà, tentando una rapina prima geniale e poi fallimentare, verso il disastro collettivo. Il film è tratto da un romanzo antesignano dell'hard boiled, verista, non commenta, racconta in modo asciutto e scarno: non descrive, mostra!

Per finire è bene ricordare che Burnett ha molto lavorato nel cinema contribuendo, tra l'altro, a Scarface e al mitico La grande fuga!

 

Grande Caldo

 


Il grande caldo è un film del 1953 diretto da Fritz Lang. Glen Ford in gran forma ne è l’interprete.


Gloria Grahame Sfregiata con caffè bollente,  e Lee Marvin delinquente lucido ma psicopatico, sono molto dentro il ruolo. Ricco di tensione e di ritmo, bello ancora. Non classifichiamolo!

L'espressione The Big Heat, il titolo originale del film, non indica solo un'estate torrida: nel gergo della malavita americana, è l'elevarsi del livello di guardia della polizia nei confronti della criminalità.

Grande Sonno


Il grande sonno (The Big Sleep come l’omonimo romanzo di Raymond Chandler) è un film capolavoro del 1946 diretto da Howard Hawks e interpretato da Humphrey Bogart e Lauren Bacall.


Il detective Philip Marlowe è assunto dal generale Sternwood per scoprire chi ricatta la figlia minore Carmen per i suoi debiti di gioco verso un pericoloso allibratore.   Marlowe ha l’opportunità di conoscere le due sorelle e con Vivian la maggiore stabilisce subito un rapporto d’intesa, ma il caso si fa molto complicato.  Philip Marlowe entra in un'atmosfera morbosa di complotto e seduzione tra ricatti, omicidi, furti e bische clandestine, che non ha uguali nella storia del genere…

Il rapporto d’amore tra la Bacall e Bogart si consolida!

 

Grisham John

 


Dopo aver ascoltato una sua intervista mi sono reso conto di una triste realtà: non sempre chi sa scrivere sa anche parlare! Grisham ha raggranellato un patrimonio da PIL di stato (Sembra che il suo reddito annuo sia sopra i venticinque milioni di dollari!) ha il coraggio di affermare che "la celebrità è una terribile sofferenza"! Credetemi, è sentirlo parlare che è una terribile sofferenza! Cerca di mondarsi l'anima (e la cartella esattoriale) con iniziative di beneficenza.

Ma ha anche scritto capolavori, legal thriller che illuminano gli angoli bui e i lati oscuri delle aule di tribunale.

 


Ricordiamo Il socio, la storia di un giovane avvocato di talento e pieno di ambizione. Appena laureato entra in uno studio specializzato in diritto tributario. Un posto malefico, il giovane si accorge presto che lo studio è controllato dalla mafia e invischiato in modo criminale nell'evasione fiscale e nel riciclaggio di denaro sporco. Qui mi fermo perché il film (e anche il romanzo) sono ancora appetibili.

Grisham ha scritto una cinquantino di romanzi e dato lo spunto e la trama a dodici film. Qui mi limiterò a citarne solo due: Il rapporto Pelican e Il cliente.

Primo incipit. Nella stessa notte due giudici della Corte Suprema americana vengono trovati uccisi in due posti diversi. Nessuno riesce a scoprire il motivo delle tragiche morti, finché Darby Shaw, studentessa di legge, formula una tesi, denominata in seguito dall'F.B.I. "rapporto Pelican". Il docente della ragazza consegna il rapporto a un amico dell'F.B.I.: all'apparenza è un'ipotesi come altre, in esso è descritto come mandante degli omicidi un magnate del petrolio, ansioso di vincere una causa per potere sfruttare un giacimento...

 


Secondo incipit. Mark Sway e il suo fratellino assistono casualmente al suicidio di un avvocato di New Orleans che prima di morire rivela al piccolo Mark il segreto dell'omicidio di un senatore. Qui comincia l'incubo per la famiglia Sway: il fratellino finisce sotto shock e la madre per potergli stare accanto perde il lavoro. Intanto l'FBI, capeggiata dall'ambizioso procuratore Roy Foltrigg, cerca di costringere Mark a confessare quello che gli è stato detto, mentre la mafia, con il terribile Barry Muldanno, tenterà con ogni mezzo di eliminarlo. L'ultimo baluardo a difesa del piccolo Mark sarà un intrepido avvocato che farà di tutto per salvarlo da quella che sembra essere una situazione senza scampo....


Concludo con un'affermazione, che lo so, mi costerà parecchi biasimi, ma devo dierlo! "Questa non è letteratura!"  Grisham è una macchina (ha diversi Gohst Writer) che produce trame avvincenti: saranno anche scritti male (colpa anche dei traduttori, ma sono così sottopagati!), ma cominciare a leggere un suo romanzo è perdere la nozione del tempo. per quanto sia un piacere superficiale e passeggero (poco resta nella memoria delle emozioni) è pur sempre un piacere! In ogni caso i film sono assai divetenti!

 

(Parte XVIII - segue)

(Ritorna alla Parte XVII)

 

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