sabato 22 aprile 2023

Nuovo Dizionoirio (XXXIII)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio

Parte XXXIII


O

 

Ombre

Nel deserto l’ombra è sinonimo di rassicuranteristoro, nel giallo e ancor di più nel noir è una minaccia incombente che crea ansia, disagio e suspense. È sempre associata a un'altra parola: "dubbio", "sospetto", "passato" e altre, anche aggettivi come “malese” (nel senso "della Malesia"). 


Perché il cinema è attratto dal richiamo dell'ombra, fino al punto di far ballare Fred Astaire con la sua ombra? Domanda legittima, visto che i momenti di massima fortuna del cinema sono legati al sex appeal degli interpreti, al fascino radioso di corpi e volti? Negli ultimi trent'anni numerosi filosofi, storici, teorici dell'arte e del cinema si sono occupati del tema dell'ombra. Molti gli accostamenti famosi, tra cinema, letteratura e arti visive, tra Ombra di E. A. Poe, Faust di Murnau e Fantasia di W. Disney, tra le ombre di Peter Schlemihl, di Peter Pan e di Pinocchio, tra Antonioni, Lars von Trier, Deleuze, Tanizaki e il cinema di Ozu, tra le piazze deserte di Giorgio de Chirico e le video-installazioni di William Kentridge. 

Vediamo un paio di esempi celebri.

Ombra del dubbio (L’)

 

L'ombra del dubbio (Shadow of a Doubt), è un bel film del 1943, diretto da Alfred Hitchcock e interpretato da Joseph Cotten.

Il film nel 1991 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

 

Ombra del passato  (L’)

 


L'ombra del passato (Murder, My Sweet) è un film del 1944 diretto da Edward Dmytryk. Dick Powell vi interpreta Philip Marlowe. La sceneggiatura, infatti, si basa sul romanzo Addio, mia amata di Raymond Chandler pubblicato a New York nel 1940, forse il migliore con Philip Marlowe.

 


Secondo il mio immodesto parere quello di Dick Powell è il miglior Philip Marlowe che si sia visto sullo schermo cinematografico. Meglio di quello di Bogart, più sincero, almeno!

Nel 1975 ne è stato realizzato un remake, Marlowe, il poliziotto privato, diretto da Dick Richards e interpretato da Robert Mitchum. Nonostante Mitchum si vola molto più bassi.

 

Omicidio in pieno sole

 

Delitto in pieno sole (Plein soleil) è un film del 1960 diretto da René Clément, tratto dal romanzo Il talento di mister Ripley di Patricia Highsmith: un personaggio molto gettonato al cinema.

Dal medesimo romanzo è stato tratto nel 1999 il film Il talento di Mr. Ripley, diretto da Anthony Minghella, ma con meno pathos: Matt Demon purtroppo non ha il fascino ambiguo e torbido di Alain Delon!

Un po’ di trama

Il giovane americano Thomas “Tom” Ripley si trova in Italia in compagnia dell'amico Filippo Greenleaf, un ricco rampollo dedito alla bella vita, con lo scopo di farlo tornare negli Stati Uniti per poter ottenere i 5000 dollari che il padre di lui gli ha promesso come ricompensa. Dapprima, il giovane Greenleaf sembra rassicurare le speranze di Ripley con false promesse, così intraprende assieme all'amico e alla fidanzata Marge un viaggio in yacht verso Taormina. Durante il viaggio, Filippo confessa a Marge di essere stanco della presenza di Tom, così dichiara la sua intenzione di farlo sbarcare il prima possibile: infatti, lascia l'amico sotto il sole cocente per diverse ore, alla fine delle quali decide di tornare indietro col proprio yacht per recuperarlo.

 

Orient  Express


“Il passato è una terra straniera” dichiara un celebre incipit. L’Orient Express, treno ricco di fascino, è il passato dell’Europa e andava in terra straniera: a Istanbul! 


Un treno diventato un mito grazie anche ad Agatha Christie. Mi chiedo se meritasse tanto. Probabilmente no, ma i posteri non hanno emesso “l’ardua sentenza”! Per cui rimaniamo nel dubbio.

 


Per quanto riguarda il romanzo di Zia Agatha stendiamo un velo pietoso. Per me è addirittura peggio dei Dieci piccoli indiani, il che non lo eleva di molto!

 

Né contribuiscono a rivalutarlo in dignità i vari film, dove si sono cimentati, gigioneggiando, gli attori celebri del momento, con risultati spesso imbarazzanti o ridicoli.

 

(Parte XXXIII - segue)

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