lunedì 7 gennaio 2019

Storia del giallo storico (2)


Storia del giallo storico
Quando cambiano le armi per un delitto, ma non i moventi dell'assassino



(2)
Interviste impossibili a me possibili, ovvero tavola rotonda col morto!




Anche su questo ci mise lo zampino! Cominciò Agatha Christie con Morte nel villaggio: per spiegare il luogo del delitto disegnò una pianta. Umberto Eco non fu da meno, ma si può capire nell'Abbazia si celava la Biblioteca di Babele! Oggi la mappa è corredo di molti gialli storici.
Per comprende a pieno le trame del cosiddetto "giallo storico" (come vi ho detto io preferisco chiamarlo giallo di ambientazione storica) occorre chiedere ai diretti interesasti, ai protagonisti. Ne ho potuti riunire tre, di tra diverse epoche.




Questo ci permetterà, tramite un dibattito a tavola rotonda, di conoscere e valutare punti di vista diversi, solo di tre epoche del giallo, che sono tante, troppe, di più. Ma per farsi un'idea credo possa bastare!
Visto che sono io (OM) il moderatore, ve lo posso garantire! E' normale che personaggi così bravi nell'indagine conoscano anche come funziona la cosa ai miei tempi: sanno fare raffronti!.
Prima di porre le domande, ve li presento.



Bertuccio de' Bardi (BdB): mastro fabbroferraio e armaiolo nel 1494 e oltre. Detective suo malgrado, ci si trova sempre in mezzo, ma, visto che di volta in volta lo aiuta, gli piace.



Raimondo Santo severi (RSS): medico e fisico, professore a Pisa, nel 1799 e oltre. Detective per ordine granducale, ma, solo all'inizio, non gli piace. Poi visto le donne che incontra, comincia a garbargli.



Idamo Butini (IBU): medico condotto a Montevarchi nel 1924 e oltre. Detective per tradizione familiare e per amicizia con un maresciallo dei carabinieri, dice di no, ma gli piace.

Le domande.
OM-1: Qual è, nel fare il detective, la difficoltà più ardua che avete dovuto superare?



BdB: Tante difficoltà... i delitti che mi son capitati erano commessi in ambiente di nobiltà, di clero o comunque di censo. Aver a che fare coi potenti che si amministrano la giustizia a proprio piacimento e tornaconto non è semplice ed è per me sempre pericoloso. Prima, durante e dopo aver svelato il mistero. Prima ti ostacolano: pugnali e sicari. Durante possono seguire impulsi di potere, di sangue o di convenienza e ribaltare la situazione, dopo, anche se il colpevole è stato giustamente giustiziato, per vendicarsi! A causa di questo sono costretto a spostarmi subito ...  vabbe', inutile girarci intorno, a scappare.



RSS: Il problema, per me che vivo in un momento di transizione tra Granduca e il primo Napoleone, sono le alleanze. Sono circondato da spie, non solo dei giacobini e dei lealisti, magari! Ci sono almeno altre tre o quattro fazioni. Senza alleanze non s'indaga e senza di quelli il criminale non viene punito: in prigione va solo che ha grossi debiti e al patibolo chi la pensa in altro modo. Per cui son dovuto scendere a patti con il clero, con una parte, che anche quello è diviso in fazioni e con i Francesi... alla fine, considerando bene la faccenda, credo di essere diventato una spia anch'io! Il Granduca, fin dall'inizio, me l'aveva chiesto, mi sta bene.




IBU: Voi vi lamentate, ma perché non potete capire cosa significa  andare a indagare nell'Italia dei miei tempi. Ho a che fare coi fascisti che possono essere militanti convinti della prim'ora, fanatici opportunisti della seconda ora o politicanti che si sono schierati per conseguire vantaggi economici. Indagare significa, inevitabilmente, scontrarsi con qualcuno di questi. Ha difficoltà pure il maresciallo Cosentino: per questo mi vuole accanto nelle indagini. Per concludere la maggior difficoltà è avere a che fare, in modo indiretto, col Regime. Scherani, conversi o sostenitori sono una genia che non auguro di conoscere a nessuno!

OM-2: Con quali personaggi storici vi confrontate?

Le risposte nella prossima puntata.
(2 - segue) 

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