Storia del giallo storico
Quando cambiano le armi per un delitto, ma non i moventi dell'assassino
(3)
Discutendo amabilmente sui minimi sistemi ...
Nella puntata precedente, con i miei
ospiti avevamo parlato delle loro difficoltà nello svolgere indagini nelle
rispettive epoche. Difficoltà che sono tutte dell'autore. Se ne è consapevole
dovrà svolgere accurate ricerche sul sistema "giudiziario" e di
polizia in atto nel periodo storico e nel luogo di ambientazione storica, se
non lo è, e trascura questo aspetto, si coprirà di ridicolo e ridicolo sarà
pure il suo personaggio.
Avevo poi posto questa domanda.
OM-2: Con quali personaggi storici vi
confrontate?
BdB: In quanto a personaggi miei
contemporanei non mi posso lamentare: ho cominciato con Luca Pacioli e finirò,
passando per Niccolò Machiavelli a indagare con al mio fianco Erasmo da
Rotterdam! Ma quando li incontro io non sono in momenti particolarmente
brillanti: giovani ancora ignoti o anziani caduti nel dimenticatoio, come Mago
Nepo. Io, che sono più vispo e attivo di loro, li rivitalizzo, do loro fiducia,
faccio loro bene insomma!
RSS: A parte il Granduca, a cui devo
obbedienza, incontro personaggi minori, artefici di importanti cambiamenti, ma
poco noti e poco o per niente citati nei libri di storia. Parlo, ad esempio di
Alessandra e Lorenzo Mari, che, ad Arezzo, organizzarono la resistenza contro
la prima invasione dei francesi. Oppure di Carlo Alfonso Guadagni lo
scienziato, mio maestro, che fondò la facoltà di Fisica a Pisa. Da loro ho
aiuto, comprensione e fiducia.
IBU: Io i grandi personaggi importanti
li sento solo alla radio o li leggo sui giornali. Purtroppo ho a che fare con
individui ignoti alla storia, come singoli, ma tristemente famosi come gruppi.
I fascisti organizzati in manipoli feroci e assassini, ad esempio. Oppure, fuori
dai gruppi, ma da essi sempre spalleggiati e sostenuti: Podestà, Federali, Industriali,
Commercianti... Nelle indagini mi ostacolano, meno male che ho a fianco un
maresciallo piemontese molto volitivo e tenace.
Per riassumere e individuale degli
"universali". I comportamenti estremi sono far indagare una persona
comune in un ambiente comune (vedi il
proto "giallo storico" di Agatha Christie) o far indagare
direttamente il Grande Personaggio storico: Aristotele, Giulio Cesare, Leonardo
da Vinci, Napoleone ... Personalmente, come hanno detto i miei personaggi, ho
scelto vie di mezzo. Credo infatti che la via Christie possa risultare noiosa e
quella dei Grandi detective ridicola o improbabile.
Passiamo alla terza domanda.
OM-3: Come vi trovate col linguaggio
che vi ho chiesto di usare?
BdB: Più che chiesto ... imposto! Mi
hai pure mandato per tre mesi a Fiorenza e due a Siena. Un tormento: da una
parte il traffico e cantieri dappertutto, dall'altra un mortorio: tutti a
piangere per via della Banca, il Monte intendo! Non è che mi fossero ignore queste cose: anch'io sono stato nel cantiere di Santa Maria Novella ed ho avuto a che fare coi banchieri... Non è però piacevole!
Meno male che qualche licenza me l'hai concessa.
RSS: Non male, meglio che parlare in
latino come si usa in ateneo, con gra sussiego, tra noi scienziati o professori. Mi sono adeguato
di buon grado e devo confessare che avere a che fare con la gente notabile di Montevarchi mi ha
veramente interessato e divertito!
IBU: Mah, ci facevi parlare come
fossimo dentro il libro di Gianburrasca. Me son dovuto anche rileggere e ti
dirò: a me quel Giovannino Stoppani mi sta pure antipatico! Mia zia Ida non
l'hai convocata, se no te lo spiegava bene lei in valdarnese stretto!
La discussione è andata avanti per ore,
ma qui non la riporto, c'è il rischio di coinvolgere gli accademici della Crusca.
Non voglio che il lettore abbia a credere che il Giallo di Ambientazione
storica sia limitato a queste sole tre
epoche. C'è anche da dire che ad ogni epoche corrispondono armi tipiche per compiere delitti … anche se il "corpo contundente" a partire dal randello per arrivare a un modellino della torre Eiffel resta sempre molto gettonato: comodo, facile a reperire e difficile da investigare!
Ma queste son cose che devono far riflettere l'autore e il lettore poi. Dobbiamo procedere. Allora: "Ricominciamo da tre"! Anzi, nella prossima puntata,
dalle Piramidi.
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