giovedì 19 marzo 2020

Humornoir(4)


HUMOR TENDENTE AL NOIR

I film che hanno resa celebre la Black Comedy
Parte IV




Se un uomo sano di mente, dopo che due zie matte l'hanno definito "picchiatello", trova un cadavere in una cassapanca può ammattire? 
Arsenico e vecchi merletti (Arsenic and Old Lace) è un film del 1944 diretto da Frank Capra. E' basato sull'omonima commedia di successo scritta da  Joseph Kesselring. Il copione è stato adattato per il cinema da Julius J. Epstein e Philip G. Epstein.
È stato inserito nella lista  AFI's 100 Years... 100 Laughs, come uno dei migliori film della commedia statunitense.



Il titolo italiano, una volta tanto, è rispettoso di quello originale. Anche la traduzione dei dialoghi è ben fatta e il doppiaggio di qualità, cosa che non sempre succede! Ricordo solo un frase celebre pronunciata da Gary Grant: "La pazzia scorre nelle vene della mia famiglia, anzi galoppa!".


Arsenico e vecchi merletti è il fedele adattamento di un grande successo teatrale di Broadway di Joseph Kesselring. (nella foto sulla scena c'è Boris Karloff). Il film fu girato nel 1941, ma il montaggio e l'editing furono sospesi in seguito all'entrata in guerra degli Stati Uniti. Per presentarlo al pubblico si dovette aspettare il 1944, un atto di rispetto attendere, non tanto la fine della guerra (Hiroshima ci fu l'anno dopo!), ma  che terminassero  le rappresentazioni a Broadway della commedia.
Capra, mantenendo l'unità di luogo e parte del cast teatrale, ambientò tutto il film in casa Brewster, avvalendosi di una scenografia che ricostruisce, in pochi metri di studio, la prospettiva del cimitero, della villetta, del ponte di Brooklyn e dello sfondo di Manhattan.


Il film è lontanissimo dalle preoccupazioni ideologiche di Frank Capra, ma rivela la sua straordinaria abilità nel dirigere gli attori, soprattutto uno scatenatissimo Cary Grant e i due personaggi "terrificanti", il dottor Einstein (Peter Lorre) e lo psicopatico Jonathan (per cui il regista avrebbe voluto Boris Karloff, che, come si è visto prima, interpretava il personaggio nella commedia teatrale) ma che sostituì con Raymond Massey, truccato con un make up ispirato a Karloff nel film Frankenstein (1931).

Trama


Lo scrittore Mortimer Brewster (Gray Grant), ex scapolo convinto, torna a casa dalle zie Abby e Martha per raccontare del suo fresco matrimonio con Elaine Harper. Una visita gioiosa se non fosse  ma scopre che le due amabili e anziane ziette "aiutano" quelli che affettuosamente chiamano i "loro signori" ossia gli inquilini ai quali affittano le camere, a lasciare la vita con un sorriso sulle labbra, offrendo loro del vino di sambuco corretto con un miscuglio di veleni, e che li seppelliscono nel Canale di Panama, la cantina di casa.




E' lì che il fratello di Mortimer, Teddy (che crede di essere Theodore Roosevelt), scava e ricopre di continuo nuove buche per occultare i cadaveri, oramai (considerato quello dentro la cassapanca) arrivati al numero di dodici.


Deciso a porre fine alla pazzia delle due zie e del fratello, Mortimer cerca di far internare Teddy in una casa di cura, ma i suoi piani vengono sconvolti dall'arrivo dell'altro fratello Jonathan, un efferato pluriomicida (somigliante all'attore Boris Karloff) i cui lineamenti sono stati rovinati a seguito di numerosi interventi di chirurgia plastica subiti. Anche Jonathan, che è accompagnato dal suo fidato amico, il dottor Einstein, ha il cadavere del sig. Spenalzo di cui disfarsi e tenta di seppellirlo nella cantina, per poi eliminare anche il fratello Mortimer.


Ormai credendosi l'ultimo erede di una famiglia di pazzi maniaci, Mortimer cerca di allontanare da sé Elaine per il timore di farle del male, ma poco prima della partenza di Teddy per la clinica, le due zie (che intendono seguire Teddy nella casa di cura) rivelano che in realtà Mortimer è il figlio illegittimo di una domestica che era andata a lavorare in casa Brewster poco prima che Mortimer nascesse.




Battute a raffica, situazioni paradossali che incalzano e suscitano il riso. Il cast di bravissimi attori, rodato per anni in teatro, da una splendida dimostrazione di recitazione corale. Un coro a supporto del solista: Cary Grant.  



L'attore ipertrofizza le espressioni facciali del suo personaggio fino a diventare grottesca caricatura: la scena della scoperta del cadavere dentro la cassapanca moltiplica l’effetto sorpresa/suspense nello spettatore (se ne ricorderà Hitchcock nel suo Nodo alla gola). un Gary Grant strepitoso. Peccato che manchi Boris Karlof, anche se ben sostituito, lui aveva un'altra presenza di scena e come faceva in teatro avrebbe preso in giro se stesso!

 

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