HUMOR TENDENTE AL NOIR
I film che hanno resa celebre la Black Comedy
Parte IV
Se un uomo sano di mente, dopo che due zie matte l'hanno definito "picchiatello", trova un cadavere in una cassapanca può ammattire?
Arsenico e vecchi merletti (Arsenic and Old Lace) è un film del 1944 diretto da Frank Capra. E' basato sull'omonima commedia di successo scritta da Joseph Kesselring. Il copione è stato adattato per il cinema da Julius J. Epstein e Philip G. Epstein.
Arsenico e vecchi merletti (Arsenic and Old Lace) è un film del 1944 diretto da Frank Capra. E' basato sull'omonima commedia di successo scritta da Joseph Kesselring. Il copione è stato adattato per il cinema da Julius J. Epstein e Philip G. Epstein.
È stato inserito nella lista AFI's 100 Years... 100 Laughs, come
uno dei migliori film della commedia statunitense.
Il titolo italiano, una volta tanto, è rispettoso di quello
originale. Anche la traduzione dei dialoghi è ben fatta e il doppiaggio di
qualità, cosa che non sempre succede! Ricordo solo un frase celebre pronunciata
da Gary Grant: "La pazzia scorre nelle vene della mia famiglia,
anzi galoppa!".
Arsenico e vecchi merletti è il fedele
adattamento di un grande successo teatrale di Broadway di Joseph Kesselring. (nella
foto sulla scena c'è Boris Karloff). Il film fu girato nel 1941, ma il
montaggio e l'editing furono sospesi in seguito all'entrata in guerra degli
Stati Uniti. Per presentarlo al pubblico si dovette aspettare il 1944, un atto
di rispetto attendere, non tanto la fine della guerra (Hiroshima ci fu l'anno
dopo!), ma che terminassero le rappresentazioni a Broadway della commedia.
Capra, mantenendo l'unità di luogo e parte del cast
teatrale, ambientò tutto il film in casa Brewster, avvalendosi di una
scenografia che ricostruisce, in pochi metri di studio, la prospettiva del
cimitero, della villetta, del ponte di Brooklyn e dello sfondo di Manhattan.
Il film è lontanissimo dalle preoccupazioni ideologiche di
Frank Capra, ma rivela la sua straordinaria abilità nel dirigere gli attori,
soprattutto uno scatenatissimo Cary Grant e i due personaggi
"terrificanti", il dottor Einstein (Peter Lorre) e lo psicopatico
Jonathan (per cui il regista avrebbe voluto Boris Karloff, che, come si è visto
prima, interpretava il personaggio nella commedia teatrale) ma che sostituì con
Raymond Massey, truccato con un make up ispirato a Karloff nel film
Frankenstein (1931).
Trama
Lo scrittore Mortimer Brewster (Gray Grant), ex scapolo
convinto, torna a casa dalle zie Abby e Martha per raccontare del suo fresco
matrimonio con Elaine Harper. Una visita gioiosa se non fosse ma scopre che le due amabili e anziane ziette
"aiutano" quelli che affettuosamente chiamano i "loro signori"
ossia gli inquilini ai quali affittano le camere, a lasciare la vita con un
sorriso sulle labbra, offrendo loro del vino di sambuco corretto con un
miscuglio di veleni, e che li seppelliscono nel Canale di Panama, la cantina di
casa.
E' lì che il fratello di Mortimer, Teddy (che crede di
essere Theodore Roosevelt), scava e ricopre di continuo nuove buche per
occultare i cadaveri, oramai (considerato quello dentro la cassapanca) arrivati
al numero di dodici.
Deciso a porre fine alla pazzia delle due zie e del
fratello, Mortimer cerca di far internare Teddy in una casa di cura, ma i suoi
piani vengono sconvolti dall'arrivo dell'altro fratello Jonathan, un efferato
pluriomicida (somigliante all'attore Boris Karloff) i cui lineamenti sono stati
rovinati a seguito di numerosi interventi di chirurgia plastica subiti. Anche
Jonathan, che è accompagnato dal suo fidato amico, il dottor Einstein, ha il
cadavere del sig. Spenalzo di cui disfarsi e tenta di seppellirlo nella
cantina, per poi eliminare anche il fratello Mortimer.
Ormai credendosi l'ultimo erede di una famiglia di pazzi
maniaci, Mortimer cerca di allontanare da sé Elaine per il timore di farle del
male, ma poco prima della partenza di Teddy per la clinica, le due zie (che
intendono seguire Teddy nella casa di cura) rivelano che in realtà Mortimer è
il figlio illegittimo di una domestica che era andata a lavorare in casa
Brewster poco prima che Mortimer nascesse.
Battute a raffica, situazioni paradossali che incalzano e
suscitano il riso. Il cast di bravissimi attori, rodato per anni in teatro, da
una splendida dimostrazione di recitazione corale. Un coro a supporto del
solista: Cary Grant.
L'attore ipertrofizza le espressioni facciali del suo personaggio fino a
diventare grottesca caricatura:
la scena della scoperta del cadavere dentro la cassapanca moltiplica l’effetto
sorpresa/suspense nello spettatore (se ne ricorderà Hitchcock
nel suo Nodo alla gola). un Gary Grant
strepitoso. Peccato che manchi Boris Karlof, anche se ben sostituito, lui aveva
un'altra presenza di scena e come faceva in teatro avrebbe preso in giro se stesso!
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