Western Theme
echi di colonne sonore a nord ovest di Tucumcari (New Messico)
(7)
Siamo arrivati al settimo tema di colonna sonora western, non potevache toccare a questo!
I magnifici sette, libera interpretazione de I sette samurai fu, al momento dell'uscita, criticato dai "parrucconi" del cinema, ma la colonna sonora si affermò come successo mondiale. Il successo di pubblico del film contribuì alla rivalutazione da parte della critica.
Vi propongo allora il famoso tema. Riascoltarlo ogni tanto fa bene all'umore.
Cast stellare e trama arcinota, non ve la ricordo!
Apparentemente nichilista (i 7 combattono per una causa non loro), in realtà il film evidenzia di volta in volta le personalità dei protagonisti: il professionista che si compiace del lavoro ben fatto, il giustiziere, il giovane idealista, l'individualista, il duro che si intenerisce solo davanti ai bambini e muore per salvarli, il pavido che si riscatta di fronte a sé stesso e agli occhi dei contadini che l’avevano visto tremare, in un misto che indubbiamente, pur non avendo la forza evocativa dei Sette Samurai, mantiene una certa forza epica.
Grazie anche alla trascinante colonna sonora di E. Bernstein, nominata al Premio Oscar e divenuta famosissima. Memorabile l'ultima frase del film (citazione quasi letterale dell'originale di Kurosawa), con la quale Chris Adams fa capire che gente come lui è destinata solo a un ruolo di passaggio: «Ancora una volta hanno vinto i contadini. Noi abbiamo perso. Noi perdiamo sempre». Altre frasi memorabili che esaltano il messaggio positivo di un film capolavoro, sia pure ambientato in un contesto violento, sono quelle pronunciate dai protagonisti quando, traditi dai contadini, cominciano a valutare se sia meglio abbandonare l'impresa: Chris "ma abbiamo un contratto"; Vin "nessuno ci farà causa se non lo rispettiamo"; Chris "appunto per questo dobbiamo rispettarlo".
Ma la parte più originale è l'inizio, quando i peones devono selezionare i pistoleri. Memorabili il funerale e la sfida coltello contro pistola...
(7 - segue)
Apparentemente nichilista (i 7 combattono per una causa non loro), in realtà il film evidenzia di volta in volta le personalità dei protagonisti: il professionista che si compiace del lavoro ben fatto, il giustiziere, il giovane idealista, l'individualista, il duro che si intenerisce solo davanti ai bambini e muore per salvarli, il pavido che si riscatta di fronte a sé stesso e agli occhi dei contadini che l’avevano visto tremare, in un misto che indubbiamente, pur non avendo la forza evocativa dei Sette Samurai, mantiene una certa forza epica.
Grazie anche alla trascinante colonna sonora di E. Bernstein, nominata al Premio Oscar e divenuta famosissima. Memorabile l'ultima frase del film (citazione quasi letterale dell'originale di Kurosawa), con la quale Chris Adams fa capire che gente come lui è destinata solo a un ruolo di passaggio: «Ancora una volta hanno vinto i contadini. Noi abbiamo perso. Noi perdiamo sempre». Altre frasi memorabili che esaltano il messaggio positivo di un film capolavoro, sia pure ambientato in un contesto violento, sono quelle pronunciate dai protagonisti quando, traditi dai contadini, cominciano a valutare se sia meglio abbandonare l'impresa: Chris "ma abbiamo un contratto"; Vin "nessuno ci farà causa se non lo rispettiamo"; Chris "appunto per questo dobbiamo rispettarlo".
Ma la parte più originale è l'inizio, quando i peones devono selezionare i pistoleri. Memorabili il funerale e la sfida coltello contro pistola...
(7 - segue)
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