martedì 20 aprile 2021

Carta e pellicola II


Dalla carta alla pellicola

Dalla tastiera alla macchina da presa

 

Il rapporto tra la letteratura di genere giallo e il cinema nella produzione di film che hanno fatto la storia del cinema.

Parte II

Precisazioni

Prima di procedere nell'analisi delle opere occorre focalizzare l'attenzione sul rapporto tra la letteratura di genere e la produzione cinematografica e televisiva. Sarà bene anche  fare qualche riflessione  sugli stilemi di quattro sottogeneri: noir, legal thriller, thriller psicologico e detection story.

Solo quattro: ormai, dananti accademici, ne hanno coniati più dei bitcoin! E' importante per poter capire gli autori letterari e i registi dei film, con riferimenti alle loro opere più importanti.

  

Scendiamo più terra terra possibile. Ricordiamo e spieghiamo il significato recondito di poche parole chiave.

 

Il noir era un modo di raccontare con un film i romanzi hard boiled.

 

Il giallo classico ha generato il poliziesco, la detection story.

 

Il legal thriller è nato per contrastare e contraddire Perry Mason che "vinceva sempre facile!".

 

Il thriller psicologico è ovunque in ogni romanzo che si rispetti!

Esaminiamo allora una caso  emblematico.


Delitto e castigo


 

Vi lancio una provocazione per farvi capire quanto sia involutivo, e sempre fuorviante, l'eccesso di classificazione e di tassonomia.

 


Se ci immedesimiamo in Rodiòn Romànovič Raskòl'nikov si tratta di in thriller psicologico. Il lambiccarsi tormentato del personaggio è il filo conduttore della trama.

 


Se ci immedesimiamo in Porfirij Petrovič si tratta di una detection story. L'inquisitore implacabile (Alter ego di Fiodor?), che non demorde e che stende la trappola.

 


Se consideriamo gli stilemi della narrazione scopriamo che è un noir. Toni cupi, chiaroscuri, risalto del contesto sociale...

 

(ParteII - segue) 

(Torna indietro alla parte I)

 

 

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