mercoledì 26 maggio 2021

Non solo Bond - Parte 003



«Il mio nome non è Bond,

e non mi chiamo James!».

Quelli che non si presentavano così: «Il mio nome è Bond... James Bond», le spie comuni mortali, che magari venivano pure dal freddo!


Spie come noi

Parte 003



James Mason, dopo Rommel la volpe del deserto e prima de Il prigioniero di Zenda, interpreta Ulysses Diello, il maggiordomo albanese dell'ambasciatore britannico ad Ankara. Il film, per certi aspetti ottima spy story, è per altri un film che racconta il dramma del personaggio.

Dramma interiore che fa del film anche un  thriller psicologico. Narra,  con scene dense di suspense, la vicenda (vera ma romanzata) dell'agente segreto (fai da te) albanese Elyesa Bazna (nel film Ulysses Diello), nome in codice Cicero, noto, a posteriori, come delle spie più famose della seconda guerra mondiale. Lavorò per i nazisti tra il 1943 e il 1944, mentre era impiegato come cameriere personale dell'ambasciatore inglese presso il governo turco sir Hughe Montgomery Knatchbull-Hugessen ad Ankara.

 


Il  nome in codice  Cicero gli fu affibbiato dai nazisti. Fotografava documenti segretissimi inglesi, trasmettendo poi i rullini all'ambasciatore tedesco ed ex-cancelliere Franz von Papen, tramite l'addetto commerciale dell'ambasciata tedesca, certo Moyzisch.

 

Commentiamo la  trama.

Ulysses, frustrato dai troppi anni di mestiere di servizio (cameriere prima e  maggiordomo poi) è molto pieno di sé, troppo. “La fiducia in se stessi è una forza soltanto finché non diventa presunzione.”, dice il saggio. Pensando d'aver capito tutto decide di far soldi proponendosi come spia dei nazisti

 Nella seconda guerra mondiale la Turchia era uno stato neutrale. Tuttavia i servizi segreti alleati come quelli dell'Asse si davano da fare per portare dalla propria parte il governo turco.

 


Una notte durante un ricevimento diplomatico, a cui è presente anche l'ambasciatore britannico,  vengono offerte all'addetto commerciale tedesco Moyzisch alcune fotografie di documenti segreti inglesi. Il misterioso offerente pretende in cambio 20.000 sterline. In un primo momento Moyzisch si rifiuta, ma l'uomo gli pare così sicuro di sé che l'addetto promette di parlarne con l'ambasciatore; l'uomo misterioso acconsente e rientra all'ambasciata inglese. Egli è in realtà Ulysses Diello, il maggiordomo dell'ambasciatore Sir Frederic (precedentemente lo era stato della  contessa polacca  Anna Staviska anche lei presente ad Ankara).

 


Von Papen ottiene l'autorizzazione ad acquistare le fotografie e Moyzisch incontra nuovamente Diello, cui affibbia il nome in codice Cicero. L'addetto si mostra sorpreso che nelle fotografie compaiano i protocolli della conferenza di Teheran. Diello riceverà 15.000 sterline per ogni rullino fotografico che consegnerà a Moyzisch.

 

 


Egli si reca poi dalla contessa Staviska portandole 5.000 sterline; le promette altro denaro, purché lei lo tenga nascosto e quindi le dichiara il suo amore. In realtà è una stupida rivalsa sul passato: Ulysses era stato domestico della Staviska! La contessa appare perplessa, anche se non troppo turbata dalle avances del Diello, ma non rifiuta il suo denaro.

Le cose però si complicano.

 

 


 

Moyzisch viene richiamato a Berlino: il generale Josef Kaltenbrunner   non è convinto dell'autenticità delle fotografie e desidera  attendere un bombardamento in Romania indicato nei documenti di cui sulle foto: il bombardamento ha luogo proprio come descritto nei documenti. Moyzisch acquista altre fotografie da Diello: i documenti relativi sono stati prelevati da quest'ultimo nella cassaforte dell'ambasciatore, da lui fotografati e poi riposti nuovamente ove si trovavano.

 


A questo punto la narrazione cinematografica prende un ritmo più veloce, accelera come il Bolero di Lavel. Sia i Tedeschi che gli Inglesi gli danno la caccia, ma Usysses riesce a destreggiarsi con abilità, sangue freddo e un po' di fortuna. La suspense ci accompagna fino a Rio, alla scena   finale: dove la truffa dei tedeschi (tutti i soldi sono falsi) viene finalmente rivelata. A questo punto, Ulysses, apprendendo che anche la Staviska (che lo aveva mollato portandosi via l'incasso precedente) è rimasta truffata ride: si sente finalmente libero di essere sincero a sè e agli altri!

 


Regia ottima, ma soprattutto recitazione eccelsa di Mason che rende alla perfezione l'ottusa intelligenza del presuntuoso maggiordomo albanese, accecato dalla sua stessa luce.

 

(Parte 003 - segue)

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