I trucchi del mestiere
Come
imparare le tecniche base per poter diventare scrittori di gialli, noir
e thriller. Una cassetta degli attrezzi indispensabili per affrontare
la sfida.
Revisione del corso qui proposto nel 2019
(Terza lezione)
Riprendiamo e sviluppiamo fino ai confini estremi il discorso sulla triade del giallo e le sue influenze profonde sulla struttura della trama. Per prima cosa ricordiamoci che il contesto determina il comportamento di molti personaggi: sono figli del loro tempo e della loro realtà sociale. Ma già dai primordi, inizi del '900, esisteva la psicoanalisi...
Struttura,
regole auree,
persona narrante e dosaggio dei paradigmi indiziari sono gli elementi che
caratterizzano il racconto.
Ancora
sulla struttura: altre “illustri" eccezioni.
Quando si parte dal detective, ma la vittima è sconosciuta.
Con la sequenza
Detective → Vittima → Colpevole
Si viene subito a conoscenza subito di tutto sull’investigatore, vita, morte, miracoli, vizi, virtù e moglie. Se è un tipo normale e perdipiù sempre tormentato dal raffreddore e dall'acidità di stomaco la noia è
assicurata! Ad un certo punto lui incontra una sconosciuta o uno sconosciuto
che subito dopo muore tragicamente. Il
lettore è coinvolto nello scoprire “chi sarà la vittima?” Ma quale lettore si sente "gasato" o eccitato da questo?
Può accadere ( come in Roseanna di Sjöwall e Wahlöö: scheda libro n. 19) che la vittima sia già morta, ma il meccanismo è lo stesso: per prima cosa Martin Beck, già sofferente di stomaco, tra uno starnuto e l'altro, deve scoprire chi sia la vittima.
Senza un nome è impossibile definire il contesto, individuare potenziali sospettati, scoprire il colpevole e, soprattutto, l’immancabile movente … E’ una struttura a indagine: può funzionare in un noir (se c'è uno sforzo per evidenziare il contesto), se è un poliziesco si rischia di affondare nella burocrazia e nelle procedure investigative.
Senza un nome è impossibile definire il contesto, individuare potenziali sospettati, scoprire il colpevole e, soprattutto, l’immancabile movente … E’ una struttura a indagine: può funzionare in un noir (se c'è uno sforzo per evidenziare il contesto), se è un poliziesco si rischia di affondare nella burocrazia e nelle procedure investigative.
Si è già detto del canone inverso, quando si parte dal colpevole
e si sa tutto sul
delitto … ma non si è approfondito a sufficienza.
Colpevole → Vittima →Detective
Si
parte dal colpevole, si conoscono i suoi moventi (spesso, ha subito torti
gravissimi dalla vittima: quasi si fa il tifo per lui!), ma sembra che abbia
operato così bene (il delitto è sempre molto ben premeditato e perfettamente
orchestrato) che non si sa se sarà scoperto.
Si
ignora come procederà l’indagine … Pian piano, passo dopo passo questa si
dipana. Si vengono così a conoscere i
tormenti e i dubbi dell’assassino che il tenente Colombo sa abilmente (con implacabile sadismo cognitivo) far emergere.
Si afferma che sia stato Richard Austin Freeman a inventare le indagini dette "inverse", di cui, molti annji dopo, Colombo è stato il massimo interprete. E' affermazione superficiale, come spesso succede quando si vuole fare marketing, e io non sono del tutto d'accordo.
Ci sono due illustri esempi che potrebbero aver ispirato, con maggior influenza e autorevolezza, queste storie: Delitto e castigo del grande Feodor Dostoevskij e Il cappello del prete di Emilio De Marchi.
Ci sono due illustri esempi che potrebbero aver ispirato, con maggior influenza e autorevolezza, queste storie: Delitto e castigo del grande Feodor Dostoevskij e Il cappello del prete di Emilio De Marchi.
Quello di De Marchi è un gioiellino noir (alla luce delle conoscenze odierne) di fine ottocento un po’ troppo ignorato, di cui invece consiglio vivamente (è molto divertente) un'attenta lettura.
Quando il
detective non c’è!
Nel
film Viale del
tramonto, Billy Wilder (si veda scheda film n. 17), in
perfetto stile noir, adotta questo schema:
Vittima →
Colpevole
Nelle storie e nei film, cosidetti thriller (da aggettivo che descrive un modo di raccontare molti sciagurati incompetenti lo citano ormai come un sottogenere),
di solito la presenza del
detective (o di un amico) è marginale (anche se
alla fine può essere risolutiva come l'arrivo del 7^ cavalleggeri!),
ciò che interessa è il
rapporto:
Avevamo già parlato di Gaslight, ma anche Sleep, my Love segue questa traccia: si parte dalla vittima (potenziale) inconsapevole, lei si trova, suo malgrado, al centro di un crimine. Deve essere eliminata. Lei non sa, lo spettatore (a volte) sì!
La vittima (l’io narrante
ambiguamente consapevole) galleggia
morto nella piscina della folle colpevole e il
detective non c’è.
Il contesto (personaggio principale della storia) è il mondo del cinema osservato da punti di
vista border line e molto decadenti.
Colpevole → Vittima
(Detective )
(Detective )
Avevamo già parlato di Gaslight, ma anche Sleep, my Love segue questa traccia: si parte dalla vittima (potenziale) inconsapevole, lei si trova, suo malgrado, al centro di un crimine. Deve essere eliminata. Lei non sa, lo spettatore (a volte) sì!
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