mercoledì 1 marzo 2023

Marescialli (I)

 

Marescialli

detective

 


Parte I

 

Nelle cittadine e nei paesotti popolosi della profonda provincia italica, nella triade del potere, alla fine  del '800 (e per 70 anni a seguire), c'era il maresciallo: Maresciallo, Priore e Farmacista... a volte il Medico condotto, ma il maresciallo sempre (Il Farmacista o il Medico potevano anche fare il sindaco, cosa impossibile per il maresciallo!). Credo sia per questo che la figura del maresciallo dei Carabinieri è al centro di fortunate serie letterarie, ma forse di più delle numerose fiction di produzione TV. 


Nella maggior parte dei casi non è un personaggio reale ad aver ispirato, consapevolmente, gli autori, ma chi di noi non ha conosciuto un maresciallo? In questi personaggi simbolo si riassumono, così, i tratti caratteristici degli appartenenti all’Arma: tenaci, paterni, disponibili, un po' invadenti, ma spesso, riconosciuti come “di importante utilità pubblica”,  erano guardati con simpatia dalla popolazione. Si pensi, ad esempio, al maresciallo Santovito messo in scena sull’Appennino emiliano da Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli e più ancora al maresciallo Carotenuto (che però non fa detectin!), nel film Pane amore e fantasia.  


Gli esempi del rapporto fra i Carabinieri e la letteratura sono davvero tanti. In occasione del bicentenario l’Ente editoriale per l’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con la casa editrice Einaudi, ha realizzato la collana Le lucerne, nella quale sono state pubblicate alcune  opere, tra cui Una mutevole verità di Gianrico Carofiglio, il cui protagonista è il maresciallo Pietro Fenoglio, in servizio a Bari.

Convinto di dover rendere grazie ai marescialli, a nome del "genere giallo", descriverò qui, brevemente, i personaggi di cui possiedo i volti (in altre parole degli attori che li hanno impersonati in film o in fiction), mentre degli altri darò solo alcuni riferimenti utili, con vostra accurata detection, a rintracciarli. Ho inserito anche un mio personaggio, come testimone (o personaggio a conoscenza dei fatti) di quanto sia grato ai marescialli passati, presenti e futuri.

Cecchini (Don Matteo)

 


Il Maresciallo Antonio "Nino" Cecchininella serie Rai di Don Matteo, è interpretato da Nino Frassica.

Antonio Cecchini, chiamato da tutti Nino, è il maresciallo maggiore della caserma dei Carabinieri di Gubbio e in seguito di quella di Spoleto, nonché migliore amico di don Matteo. Caratterialmente è simpatico, autoironico, sarcastico e con la battuta sempre pronta, ma anche altruista e dal gran cuore. È originario di Messina ed è molto orgoglioso di appartenere all'Arma dei Carabinieri. Parte come capo, ma in una  stagione intermedia viene promosso di grado da maresciallo capo a maresciallo maggiore. Durante le indagini, Cecchini si avvale sempre dell'aiuto di don Matteo per risolvere il caso di turno, consuetudine che i capitani che si susseguono nella serie mal sopportano.

 

Rocca

 


Giovanni Rocca è il personaggio protagonista della serie, interpretato da Gigi Proietti.

Originario di Roma, partecipa alle missioni di soccorso del terremoto dell'Irpinia del 1980 e successivamente si trasferisce a Viterbo, dove diventerà maresciallo aiutante dei Carabinieri. Rimasto vedovo, oltre al lavoro dovrà pensare a crescere da solo i figli Giacomo, Daniela e Roberto. Sebbene il nome Giovanni Rocca coincide con il nominativo di una persona realmente esistita, il nome del personaggio di fantasia non è stato scelto come un riferimento a tale persona. Il suo migliore amico, nonché suo fidato collaboratore, è il Brigadiere Alfio Cacciapuoti; i due lavorano insieme da circa 25 anni.

 

Miglietta

 


Antonio Miglietta è uno di personaggi della serie dei gialli “viareggini” di oscar Montani, che hanno come narratore lo skipper Corto.

Maresciallo Capo dei Carabinieri, viene da dura gavetta. Single per vocazione, ma chissà. Persona un po’ curiosa, naif e fuori dal comune. In servizio per molti anni all’Isola d’Elba. Veste in maniera esageratamente colorata, quando non è in servizio. Fisico sportivo. Conosce, da autodidatta, la lingua tedesca, soprattutto, le frasi utili ad abbordare le turiste con una piccola fuoriserie rossa. Dopo molto tempo è stato trasferito al comando di Vecchiano.

Miglietta è un uomo “formale informale”, razionale ma alternativo, aperto alle novità. Timido con gli estranei, aperto e schietto con gli amici. Ama catalogare i suoi “casi”, risolti e irrisolti, in una cartellina di cuoio. Non è un buon comunicatore, ma sa farsi amare da tutti. Svolge le indagini in prima persona, ama i travestimenti (il suo mito è Serpico!) quando si presenta l’occasione di farne uso, così evita la divisa. É appassionato, anzi ossessionato, dai casi insoluti della profonda provincia toscana. Uno in particolare  lo tormenta e preme affinché  Corto (suo grande amico) se ne occupi: il caso del freeser del prete. E Corto alla fine cede e lo risolve.

 

(Parte I - segue)

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