Marescialli
detective
Parte II
Giummaro (La scomparsa di Patò)
Paolo Giummaro è maresciallo dei Reali Carabinieri a Vigàta nel romanzo La scomparsa di Patò, di Andrea Camilleri (In TV è interpretato da Nino Frassica, che di marescialli se ne intende!).
Vigàat non esiste, ma se fosse esistita sarebbe situata nella "Sicilia profonda". L'improvvisa
scomparsa dell'integerrimo ragioniere Antonio Patò durante la messa in scena
del 'Mortorio' a Vigàta, porta scompiglio nel piccolo paese siciliano, dove la
gente mormora e fa illazioni, in un clima di complice omertà.
Ernesto Bellavia e Paolo Giummaro, rispettivamente delegato di Pubblica
Sicurezza e maresciallo dei Carabinieri, tentano, tra mille difficoltà, di
risolvere il misterioso caso di sparizione, ma la verità si rivelerà troppo
scandalosa per renderla pubblica.
Arnaudi
il maresciallo dei carabinieri Gigi Arnaudi è il personaggio (interpretato magistralmente in TV da T. Ferro) de la raccolta I racconti del maresciallo di Mario Soldati. Storie raccontate (è parte della finzione letteraria) a Soldati da Arnaudi mentre sono seduti a tavola, alla trattoria del Leon d'Oro, o delle Tre Ganasce, o magari in un vagone ristorante. Si mangia, si beve (in vino veritas!) e si racconta. Soldati intinge brillantemente la sua materia gialla in questa saporosa e cordiale zuppa di conversazioni familiari, rinunciando di proposito ai modi polizieschi. Arnaudi, Esopo in divisa di carabiniere, porta sempre una morale con le sue piccole, minimaliste ma sapide, storie. Non mostra mai l’orgoglio dello sbirro: “sono maresciallo”, confessa, e “sono un uomo anch’io!”. Le manette lo immalinconiscono. “Io non arresto mai nessuno con piacere, quando viene quel momento provo sempre una certa tristezza. Forse non è neanche giusto. Un buon carabiniere deve essere contento di servire la società, assicurando alla Giustizia chi si è dimostrato pericoloso”. Il suo piacere esclusivo è nell'investigazione, nella ricerca, nello sforzo di capire e scoprire. Questo piacere, come è giusto, culmina nella scoperta, e, qualche volta, anche nella sorpresa: ma, proprio in quell'attimo finisce.
Fenoglio
Il maresciallo Pietro Fenoglio, un piemontese di mezza età che da dieci anni presta servizio nel Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari, intuisce che l'esplosione di violenza senza precedenti che sta insanguinando la città riguarda la nascita di una vera e propria mafia locale, non più costola di quelle già presenti al Sud. La tensione si protrae fino a quando non emerge un fatto inatteso: il figlio di un boss è stato sequestrato e c’è pure un terribile omicidio. Solo la perseveranza e la singolare idea investigativa del maresciallo Fenoglio permetteranno di trovare la soluzione al caso, che spesso, come in tale occasione, si cela dietro alle più scontate evidenze. La serie è tratta dalla trilogia di Gianrico Carofiglio. Non possiedo una sua foto in divisa e mi chiedo anche perché, ma prima o poi lo scoprirò!
Ed ora alcuni marescialli (soltanto eroi di carta, che io sappia) di cui non ho l’immagine, importanti anche loro, ma li conosco meno! (tra parentesi il nome o i nomi della paternità o maternità letterarie.
Ernesto Maccadò (Andrea Vitali)
Nina Mastrantonio (Daniela Grandi)
Patanò (Laura Pace)
Benedetto Santovito (F. Guccini e L. Machiavelli)
Bachisio Tanchis (Gianluca Lioni)
FINE
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