sabato 11 marzo 2023

Nuovo Dizionoirio (XI)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio

Parte XI

Continuiamo a classificare!

Noir metropolitano

Se una storia si svolge a Firenze è un noir provinciale (vedi i bei romanzi di Marco Vichi con protagonista il commissario Bordelli), se invece si svolge a New York o a Tokio è un noir metropolitano. Per comprendere questa affermazione consiglio la visione del film La città nuda. È importante perché se si capisce una precisazione così capziosa si fa un grosso passo avanti nella conoscenza del genere giallo/noir!


Noir mediterraneo

I romanzi di Jean Claude Izzo (tre per la bellissima, ma desolante, trilogia  ambientata a Marsiglia) sono stati così definiti. Mi son chiesto se chi (uno sciagurato accademico?) ha osato tanto li avesse mai letti e soprattutto capiti.

 


Noir scandinavo

Ma allora se c’è questo,  c'è anche quello padano, celtico, canadese, latino, germanico, slavo, bretone, mitteleuropeo, iberico... non ci sono? Ma come? Oh provate a dire Noir toscano? Marco Malvaldi s’innervosirebbe. Allora basta così! Passiamo oltre.

 


Post-noir

Viene dopo, ma è ancora noir. Ha le stesse caratteristiche del noir, ma, per forza di cose, è più moderno “più oltre!”. Qualche autore, non farò nomi per humana pietas, si è calato addosso questo neologismo: "Sono un autore post-noir!". Suppongo che “costoro” ci abbiano ponderato molto prima di sfornare questa sottigliezza così fondamentale per il progresso nella conoscenza!


Polar

Poliziesco + noir = polar. Non vi mettete a ridere, ci sono autori seri che l'approvano, altri che ne dibattono. Io, visto che mi vengono i brividi a citarlo,  mi limito a infilarmi il maglione pesante! Quando l'ho sentito per la prima volta ho pensato a Il senso di Smilla per la neve, mi hanno subito spiegato che quello è invece un "thriller nordico"! Allora mi sono guardato Le Trou (Il buco - 1960). Non ho capito lo stesso.



Poliziesco

Pertinente agli aspetti avventurosi, o procedurali (tediosi assai, soprattutto se “nordici”!) dell'ambito in cui opera la polizia o la gendarmeria (In Francia, dove rifiutano il termine per Maigret, bisogn pensare aa altri detective. anche donna! In Italia il commissario Montalbano, secondo i giornalisti, è noir!). Nasce nel 1800 come argomento di romanzi e racconti o anche soggetto di opere  letterarie o teatrali. Ora molto è gettonato in TV per rifare la facciata alle Forze dell'Ordine (Ma, le divise della Gendarmeria francese, come sono carine?). Il Comandante Florent e il Maresciallo Rocca ne  sono due chiari esempi.

 


Poliziottesco

Fa rima con scimmiottesco e vine un po' dopo lo Spaghetti Western! Gemmatura (ed estensione) commerciale dei film tratti dai racconti milanesi di Giorgio Scerbanenco (Milano calibro 9). Un filone pieno di violenza, sesso bestialmente violento, polizia corrotta, poca logica e caratteristi cialtroni con la faccia (baffi spesso) truce. Soprattutto pellicole a basso costo, sciatte e mal recitate! Ma a volte c'era pure qualche bravo attore in cerca di pagnotta quotidiana: G. Moschin, ad esempio!


Rosenoir

Rosenoir, genere  ricollegabile ai temi dell'amore e della bellezza "intorbidata dalla morte", anche dall'amore "malato".   In questo genere gli elementi del poliziesco si mescolano a un amore senza speranza dai tratti talvolta perversi (esoterismo, sadomasochismo, violenza di genere, ambiguità sessuale, doppia identità, magia nera) che costituiscono parte fondante della trama. L'indagine si concentra anche su aspetti di natura sentimentale, con un chiaro richiamo alla letteratura rosa, ma solo per idealizzare un paradiso perduto.


Serial killer

Il punto di partenza sarebbe stato eccelso: il romanzo di Robert Louis Stevenson: Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde; purtroppo, nonostate Il silenzio degli innocenti,  siamo arrivati a cose imbarazzanti come  Il collezionista di ossa o Seven, su cui è meglio stendere un velo pietoso: siate “spietati”, non vedeteli! Meglio evitare i film giallo/noir dove c'è Morgan Freeman!


Spy Story

La letteratura di spionaggio o spionistica (anche detta, secondo un'espressione inglese diffusa anche in Italia, spy story) è un solido genere narrativo incentrato sul tema dello spionaggio internazionale, che nulla (salvo la suspence) ha a che fare col giallo. Nell'era della Guerra Fredda ha prodotto capolavori letterari (007 a parte: lui è da circo equestre!). È un genere estremamente popolare che si è imposto anche nel cinema, nella televisione e in altri media. È altro, insomma!



Thriller

Il thriller (dall'inglese to thrill, rabbrividire) è un genere di fiction che utilizza la suspense, la tensione e l'eccitazione come elementi principali della trama. Nato con Gaslight (prima in teatro e poi film e io parlo del secondo film) si è  diffuso  in letteratura,  nel cinema e nella televisione. Quello canonico narra di una incauta vittima designata, all'inizio pure inconsapevole ma che poi cerca di sopravvivere con ogni mezzo. Esempi di film: Il Maratoneta, Intrigo internazionale, Il cane di paglia. Maestro indiscusso di questo genere è Alfred Hitchcok. É opportuno ricordare che la suspense è stata sempre usata in letteratura fin dai tempi di Omero (Ulisse contro Polifemo, ad esempio).

 


Thriller d'azione

Salvaguardati i canoni base e gli stilemi di fondo vi prevale l'azione: I tre giorni del condor è un ottimo esempio. Qui quando la vittima diventa consapevole, reagisce!


Thriller techno (Cyberpunk)

È una corrente letteraria e artistica nata nella prima metà degli anni ottanta del secolo scorso, come gemmazione della fantascienza, ma piuttosto pessimistico. Temi portanti sono la cibernetica e il punk, tratta pertanto di scienze avanzate, come l'information technology e la cibernetica, accoppiate con un certo grado di ribellione o cambiamento radicale nell'ordine sociale. Con un po' di accondiscendenza Lisbeth Salander, la protagonista di Gli uomini che odiano le donne, appartiene a questo genere. Ma se siete riusciti a evitarla, non vi crucciate, potete continuare orgogliosi!

 


Thriller medico (Anatomopatologo)

Kay Scarpetta è l'alfiere del genere. Da Postmortem, edito nel 1990, a Chaos, ultima fatica della Cornwell pubblicato pochi mesi fa. La Scarpetta è un medico forense (o legale) specializzata in Anatomopatologia. È capace di ricostruire il modus operandi di un serial killer dalle tracce impercettibili che lascia dietro di sé: DNA, fibre, impronte. Grazie a lei e alla Cornwell la scienza si è trasformata in avventura, suspense e fascino, per chi ci crede, Maigret e Montalbano: no! A loro non piacciono neppure i serial killer! Indubbiamente in questo genere c'è un eccesso di fiducia nella medicina forense a scapito della psicologi e delle capacità abduzione del detective. Salvo Montalbano si avvale del Dr. Pasquano, Rocco Schiavone del Dr Fumagalli , ma poi fanno funzionare la propria testa!

 


Thriller psicologico

Nella seconda metà del 1800 (1866) il termine "thriller" non esisteva e la psicologia nemmeno (Freud aveva solo dieci anni). Eppure alla luce delle conoscenze attuali si può affermare, anche davanti a d espressioni scettiche, che sia Delitto e Castigo, che Il cappello del prete sono dei Thriller Psicologici. Doveva passare quasi un secolo (1955) per arrivare a Il talento di Mr Ripley di Patricia Highsmith, che accetterete, senza storcere il naso, come importante esempio di Thriller Psicologico.

 


Di folli (pure pazzeschi) termini tassonomici ce ne sarebbero alcuni altri, ma è meglio non esagerare. Tengo a precisare che non ho inventato niente, ho solo riportato (Anche se mi è scappata qualche battuta liberatoria, ma come si farebbe, se no?) quello che illustri accademici (influenzando approssimati giornalisti) raccontano in giro!


(Parte XI - segue)

(Ritorna alla parte X)

Nessun commento:

Posta un commento